
Le Anguane
Le Donne d’Acqua che Non Devono Nulla a Nessuno
Le Anguane non sono ninfe né fate gentili. Sono spiriti d’acqua del Nord Italia, soprattutto delle Dolomiti, del Trentino, del Veneto, del Friuli.
Donne selvatiche, antiche, imprevedibili.
Creature nate dove l’acqua taglia la roccia, dove il gelo non perdona, dove il silenzio pesa più di una parola.
La loro leggenda non è un racconto da bambini. È un avvertimento.
Origine
Il loro nome viene dalla radice “angu-“: serpe, acqua, femminile sotterraneo.
Le Anguane sono il volto liquido della stregoneria naturale: mutevoli, scivolose, inafferrabili, incapaci di essere contenute o addomesticate.
Vivono nelle sorgenti, nei ruscelli, nelle grotte umide, nelle pozze ai piedi delle montagne.
Luoghi dove l’acqua osserva, registra, ricorda.
Cosa sono davvero
Nella tradizione non sono né spiriti benevoli né demoni. Sono presenze.
Forze femminili che incarnano:
– la potenza dell’acqua che cura e spezza
– il mistero della notte montana
– la memoria dei luoghi
– la libertà che non chiede di essere capita
Sono donne d'acqua, non donne dell’uomo. Non amano, non servono, non obbediscono. Appaiono e spariscono come vogliono.
Aspetto
Le descrizioni sono molte, ma convergono su un punto: non sono umane fino in fondo.
Talvolta bellissime, altre volte inquietanti, spesso con dettagli rivelatori:
– piedi caprini
– pelle bagnata
– capelli come alghe scure
– occhi che riflettono troppa acqua
– voce che sembra un ruscello che cambia ritmo
Non è ornamento, è il segno che appartengono alla natura, non alla società.
I loro poteri
Le Anguane dominano ciò che scorre:
– il cambiamento
– l’inganno sottile
– la seduzione non romantica
– il richiamo dell’acqua
– la preveggenza liquida (visione intuitiva e rapida)
Conoscono il segreto dei corsi d’acqua: tutto ciò che cade dentro viene trasformato.
Il loro rapporto con gli umani
Le Anguane possono aiutare o punire, ma mai per morale.
Agiscono secondo logiche naturali:
– aiutano chi rispetta l’acqua
– puniscono chi la contamina o la usa senza coscienza
– proteggono le sorgenti, i passaggi, i luoghi ombrosi
– confondono chi vuole controllarle
Non amano essere osservate. Non sopportano l’arroganza. E non dimenticano.
L’eredità
Oggi l’archetipo dell’Anguana appartiene a chi:
– cambia forma quando serve
– non rivela mai tutto
– ha potere silenzioso e scorrevole
– protegge i propri luoghi interiori
– vive a metà tra istinto e consapevolezza
– non permette invasioni
Le Anguane sono la memoria vivente dell’acqua selvaggia: non addomesticata, non addolcita, non giudicata.
Potente perché libera.


