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✦ Nota di Magia e Consapevolezza ✦

Incanteria offre percorsi e rituali di natura spirituale, simbolica e magica. Nessun contenuto sostituisce cure mediche o professionali.
Ogni pratica è un atto di fede e di volontà: la Magia non promette, accompagna. Operiamo nel rispetto dell’etica, della libertà e del cammino di chi sceglie di credere.

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Il Potere del Radicamento

09-10-2025 11:31

INCANTERIA

Il sentiero della Strega,

Il Potere del Radicamento

Il Potere del Radicamento Il legame tra corpo e Terra che rende stabile ogni magia  Ci sono giorni in cui l’energia sembra sfilacciarsi, la mente corr

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Il Potere del Radicamento 

Il legame tra corpo e Terra che rende stabile ogni magia 

 

Ci sono giorni in cui l’energia sembra sfilacciarsi, la mente corre e il corpo resta indietro. È lì che si perde la potenza della magia: quando siamo “su” con la testa ma “fuori” da noi. Il radicamento è la pratica che riporta tutto al punto d’origine…il corpo, la Terra, il respiro. È la base silenziosa della stregoneria, la prima cosa da imparare e l’ultima da dimenticare. Non è meditazione astratta, ma educazione sensoriale: imparare a stare nel corpo come si sta in una casa amata. 

 

Quando una strega è radicata, la sua energia non si disperde, i pensieri trovano ordine e i rituali diventano efficaci perché nascono da un corpo presente, non da un’idea. 

 

Il significato energetico e simbolico del radicamento 

Radicarsi significa riconoscere il corpo come parte viva della Terra. Ogni cellula è un piccolo pezzo di suolo che si muove: le ossa sono pietre, il sangue è acqua, il respiro è vento, il calore è fuoco. Quando ci radichiamo, ricordiamo che siamo elementi incarnati e che la magia non avviene “fuori” ma attraverso di noi. 

 

Simbolicamente, il radicamento è discendere, tornare alla materia, non come peso ma come sostegno. È la linea che unisce il nostro cielo interiore (mente e spirito) al suolo fisico che ci regge. Nel linguaggio occulto corrisponde all’Elemento Terra, governato da Saturno, pianeta della struttura e della responsabilità. Radicarsi significa costruire fondamenta, riconoscere il limite e, dentro quel limite, trovare libertà. 

 

Cenni storici e culturali 

Nelle tradizioni popolari europee, il contatto con la terra era un gesto quotidiano e sacro. Le contadine toccavano la zolla al mattino “per prendere forza”; i guaritori appoggiavano la mano su un albero per scaricare la fatica; i bambini che avevano “paura del vento” venivano fatti camminare a piedi nudi nell’erba per “mettere peso”. Ogni gesto era un modo per rientrare nella realtà, per ancorarsi alla vita concreta. 

 

Nel mondo colto, gli alchimisti e gli ermetisti associavano la Terra a Saturno e all’arte della pazienza: l’elemento che non si muove, che regge tutto, che non brilla ma sostiene. 

 

Nella magia rinascimentale, il radicamento era l’atto preliminare a ogni operazione: “Chi non è saldo nella carne, confonde la mente e disperde il rito.” 

 

Perfino nelle tradizioni sciamaniche, prima di viaggiare nel mondo degli spiriti, si “piantano radici” é un modo per assicurarsi di poter tornare. 

 

Il radicamento nella pratica moderna 

Oggi viviamo disconnessi dai cicli naturali: sempre in corsa, raramente presenti. Il corpo diventa uno strumento da gestire, non un alleato da ascoltare. La pratica del radicamento restituisce equilibrio. È un gesto di alleanza con la Terra, ma anche di igiene energetica e lucidità mentale. 

 

Radicarsi non serve solo “prima dei rituali”. Serve quando: 

- la mente è confusa e dispersiva; 

 

- si lavora con energie altrui (consultazioni, tarocchi, rituali di gruppo); 

 

- si attraversano periodi di stress o trasformazione; 

 

- si sente “troppo” e non si riesce a scaricare. 

 

È una tecnica di presenza, ma anche una forma di protezione. Un’energia radicata è compatta, non assorbe tutto, non si lascia trascinare. È come un albero: sente il vento ma non vola via. 

 

Corrispondenze magiche del radicamento 

Elemento: Terra 

Pianeta: Saturno 

Segni zodiacali: Toro, Vergine, Capricorno 

Erbe: vetiver, patchouli, rosmarino, quercia, pino, alloro 

Resine: mirra, copale scuro, benzoino 

Cristalli: ematite, quarzo fumé, tormalina nera, diaspro rosso 

Colori: nero, marrone, verde muschio, ocra, rame 

Strumenti: sale grosso, pietra d’ancora, terra viva, tamburo lento 

Giorno: Sabato 

Parola chiave: Presenza 

 

Ogni strega dovrebbe avere la propria “ancora terrestre”: un oggetto o un gesto che la richiami al corpo. Può essere una pietra in tasca, una goccia d’olio sul polso, un tocco al suolo prima di iniziare un rito. 

 

Rituali e tecniche di radicamento 

🔸 Radicamento in tre punti (piedi, bacino, respiro) Senti il peso dei piedi, lascia che le ginocchia si pieghino appena. Porta l’attenzione al bacino e immagina un filo che scende fino al centro della Terra. Accompagna il respiro lungo quella linea: giù, verso il basso. Tre respiri bastano per tornare qui. 

 

🔸 Pediluvio di scarico Un rituale antico e semplicissimo. In una bacinella con acqua tiepida versa una manciata di sale e aggiungi qualche ago di rosmarino o una goccia di olio essenziale. Immergi i piedi per 7–9 minuti e lascia che ogni pensiero pesante scivoli via con l’espirazione. Quando finisci, getta l’acqua nello scarico e ringrazia. 

 

🔸 La pietra d’ancora Scegli una pietra scura e liscia (ematite, quarzo fumé, onice). Tieni la pietra tra le mani, unta con una goccia d’olio di vetiver, e pronuncia: “Peso, confine, presenza.” Da quel momento diventa il tuo talismano: tienila con te e stringila quando ti senti dispersa. 

 

🔸 Il nodo di radice Con una corda naturale o un filo grosso, annoda i tuoi pensieri agitati. Nomina ciò che vuoi fermare o stabilizzare mentre stringi il nodo: “Che resti qui, saldo e chiaro.” Riponi la corda in un luogo basso, e scioglila solo quando senti che la mente è tornata calma.

 

🔸 Cammino consapevole Cammina lentamente, anche solo per pochi metri, concentrandoti sulla sensazione dei piedi. Non serve un bosco: basta un pavimento o un cortile. Ogni passo è un battito. Ogni passo dice: “Io sono qui.” 

 

Etica e sicurezza

Il radicamento non è un modo per “non sentire” o reprimere. Serve a canalizzare, non a chiudere. Non usiamo mai la pratica per bloccare emozioni che chiedono ascolto. Usiamo il radicamento per renderle sostenibili, non invisibili. 

 

I Tarocchi del radicamento

Alcune carte parlano naturalmente di radici e stabilità: 

- Asso di Denari: il corpo come seme fertile. 

- Regina di Denari: nutrimento concreto e praticità. 

- Cavaliere di Denari: costanza, presenza, impegno lento. 

- Il Diavolo: materia e istinti da integrare. 

- Il Mondo: appartenenza e incarnazione. 

 

Puoi esplorare il tuo rapporto con la Terra attraverso una piccola stesa: 

“Radici e Rami” (5 carte) 

1. Dove appoggio ora. 

2. Cosa mi disperde. 

3. Cosa mi sostiene. 

4. Quale confine devo tracciare. 

5. Il mio prossimo passo stabile.

 

 

Il radicamento è l’inizio di ogni magia e anche la sua fine. È il gesto che riporta alla realtà ciò che hai evocato, che chiude i cerchi e ti insegna che la Terra non è un ostacolo ma una complice. Prenditi il tempo di sentire il peso, di ascoltare il passo, di respirare verso il basso. È lì, tra il corpo e la Terra, che la magia prende forma.

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